Edoardo Cerri

PFPi Edoardo CerriCosa ti ha spinto ad aderire al progetto pfpi?

“Devo moltissimo alla Presidente Laura Guerrini, che ha fatto nascere i miei due figli. Quando ho saputo di questo bellissimo progetto le ho scritto per farle i complimenti, ed una settimana dopo mi ha chiesto di darle una mano, facendole da dirigente responsabile. Ovviamente non potevo dirle di no. La pallacanestro pisana è stata la mia vita – come giocatore dalle giovanili alla serie D, poi nel basket amatoriale – negli ultimi 30 anni, e dopo qualche anno di pausa non potevo farmi sfuggire l’occasione di rientrarvi, per giunta con un ruolo dirigenziale. L’idea di unire le diverse realtà pisane – da sempre in lotta (cestistica) – mi ha subito appassionato: solo unendo le forze si può arrivare in alto”.
Di che cosa ti occuperai?
“Sarò il c.d. dirigente responsabile, figura prevista non dal codice civile bensì dalla normativa FIP, quale soggetto con poteri di firma in sostituzione rispetto al legale rappresentante, ossia Laura. In verità non si tratta di metter firme al posto di Laura, che è sempre presente e disponibile, bensì di consigliarla nel modo migliore su alcuni aspetti più squisitamente legali (es. privacy, gestione visite mediche, sponsor, assicurazioni, eventuale contrattualistica) ed anche burocratici: riguardo a quest’ultimo aspetto non sarei in grado di far nulla senza il preziosissimo supporto di persone come Simone Landini e Fabio Mazzocchi, che si occupano di queste cose da anni, e dai quali posso solo imparare, giorno dopo giorno. E senza, va detto, i tantissimi genitori che danno una mano a me e Laura sotto una pluralità di aspetti (sito internet, locandine, contatti con sponsor, supervisione visite mediche, per dirne alcuni). I genitori sono forse la nostra risorsa più grande.”
In poche righe dimmi cosa è per te il basket femminile?
“Sono sincero: sono un grandissimo fan della NBA, tant’è che neppure seguo la pallacanestro italiana o europea. Ho seguito in passato un po’ di WNBA (penso alla Taurasi, alla Thompson, a Lisa Leslie ed alla sua prima schiacciata, a Sue Bird, fino alla recente MVP WNBA Elena Delle Donne la cui vita è praticamente un film) ma non posso certo dire di essere un esperto di pallacanestro femminile. Per questo motivo ho chiesto a Laura, prima di “nominarmi” dirigente, di chiedere il beneplacito di tutto lo staff, che per fortuna mi ha accolto con affetto: del resto Cinzia e Michele hanno avuto la sfortuna di allenarmi, Francesco la sfortuna di giocare con me, mentre Simone lo conoscevo come allenatore “avversario”. Ed eccomi oggi nel mondo della pallacanestro femminile: spero che ci sarò ancora quando la mia bimba, Caterina, di quasi 2 anni, vorrà – spero – fare i suoi primi tiri”
Quale è il tuo sogno legato a questo progetto?
“Il mio sogno è semplice. Da 30 anni – facciamo 20, prima ero troppo piccolo – sostengo che solo unendo le forze delle varie realtà cestitistiche pisane (e perché no sangiulianesi) si possa portare Pisa a livelli alti anche nel basket: femminile (dove si è già arrivati in alto, ossia in A2, negli anni ‘80), maschile, senior, giovanili e minibasket. Dopotutto siamo una realtà medio-grande, con una importantissima università, un invidiatissimo ospedale, e tanto altro. Ma ciò può accadere, come detto, solo unendosi: e l’ambito migliore in cui iniziare ad unirsi è proprio quello femminile, dove la condivisione di strutture e allenatori può rendere possibile avere un numero di atlete tale da poter partecipare a qualsiasi campionato, e vincere. Basta pensare che per l’under13 abbiamo addirittura fatto due squadre”.
Cosa vuoi dire a tutte le ragazze che saranno coinvolte?
“La cosa più bella, quando si ha una passione, è accorgersi che non si è in 3 o 4 a ritrovarsi in palestra per allenarsi e per lottare insieme per vincere, ma in 13 o 14. Che i numeri siano importanti lo si è visto subito alla nostra festa inaugurale dell’8 settembre: ho visto ragazzine di 12 anni con gli occhi spalancati, perché non avevano mai visto così tante ragazze con una palla da basket in mano. A tutte voglio dire di credere in questo progetto, anche quando si ritroveranno a dover studiare dopocena perché il pomeriggio si sono allenate o sotto la pioggia mentre aspettano l’autobus per andare all’allenamento. State facendo la storia del basket pisano, e ora fate parte di una famiglia di centinaia di atlete, genitori, allenatori e dirigenti”.
Sei cosciente che stai contribuendo a fare la storia del basket femminile cittadino?
“La storia l’hanno già fatta Sonia De Falco (presidente IES) e Luca Benedettini (presidente GMV) quando hanno deciso di unirsi per creare PFPi: a Laura, me e tutti gli altri allenatori e dirigenti l’onore di aiutarli a portare avanti questo progetto storico. E se la prossima Elena Delle Donne si stesse già allenando in PFPi? E se tra una decina di anni avessimo sia il femminile (di nuovo) sia il maschile (per la prima volta) in serie A? Tutto sarebbe iniziato da Luca, Sonia e Laura”.

PFPi Edoardo Cerri
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