Cosa ti ha spinto ad aderire al progetto pfpi? “Approfittando del rientro nella mia città e nella mia società, dopo tutte le esperienze che ho maturato in giro, mi sono detto perché non creare qualcosa di importante per Pisa e per il basket femminile. Ed ecco che la scintilla è stata contagiosa, perché sotto le ceneri c’era ancora una grande fiamma. Questa fiamma arde dentro tutti gli altri compagni di avventura in questo progetto. Sono stato contento che in pochi giorni tutti siamo entrati in sintonia e nel giro di pochissimo è nata la società”. Di che cosa ti occuperai? “Mi occuperò della promozione femminile, dell’under18, dell’under 14 e dell’under13”. In poche righe dimmi cosa è per te il basket femminile? “Per me il basket femminile è, ed è stato, il filo conduttore di tutto il percorso da allenatore. Ho avuto bellissime esperienze ovunque sono stato perché allenare il settore femminile ti fa sentire realizzato per gli sforzi che fai, ti riempie di soddisfazioni che sono indescrivibili e soprattutto ti tiene sempre sulla corda”. Quale è il tuo sogno legato a questo progetto? “Il mio sogno è realizzare qualcosa di importante ma nel particolare dare un anima ad una società con un modo di giocare e di comportarci che ci contraddistingua fuori dalla città. In fondo il sogno è dare una scuola di basket femminile, un modello che possa essere riconosciuto e apprezzato”. Cosa vuoi dire a tutte le ragazze che saranno coinvolte? “Voglio dire che gli obiettivi che ci siamo dati sono molti e che non siamo intenzionati a prendere le cose alla leggera. Impegno e voglia di fare il massimo delle nostre possibilità dovrà essere sempre in testa dalla più piccola alla più grande delle ragazze della società”. Sei cosciente che stai contribuendo a fare la storia del basket femminile cittadino? “Forse ora sono un po’ incosciente su questo, ma avrei tanta voglia che lo dicessero i miei figli, quando tra 10 anni il loro babbo, che era sempre in palestra, avrà contribuito a qualcosa di importante” |